Nuovo concordato preventivo biennale per autonomi e piccole imprese

Ivo Lamberti • 4 novembre 2023

Misura applicabile ai soggetti con punteggio ISA maggiore a 8/10 e anche ai forfettari.

Premessa

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare un decreto legislativo per introdurre il «concordato preventivo biennale» e per razionalizzare le norme sull’accertamento tributario.

Il provvedimento tornerà in Consiglio dei ministri, per il varo definitivo, dopo aver ricevuto il parere dalle commissioni competenti di Camera e Senato.


Si tratta di una procedura che consente la:

  • definizione dell’imponibile e
  • il conseguente pagamento delle imposte


Soggetti interessati:

  • «contribuenti di minori dimensioni» (fatturato annuo minore di 5.164.569) titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo
  • interessati all’applicazione degli Isa, gli indici sintetici di affidabilità fiscale
  • con punteggio di affidabilità pari almeno a 8 sulla base di dati dichiarati 
  • che non abbiano debiti tributari pari o superiori a 5 mila euro.
  • avranno accesso al «concordato preventivo biennale» anche le partite Iva in regime forfettario che hanno scelto la flat tax del 15%: circa 1,7 milioni di contribuenti con un fatturato non superiore a 85 mila euro annui.


Funzionamento

L’Agenzia delle entrate, sulla base dei dati in suo possesso:

  • proporrà al contribuente di definire per un biennio il reddito ai fini Irpef e Irap.
  • Il contribuente che accetterà la proposta conoscerà quindi in anticipo quanto dovrà pagare nei successivi due anni, indipendentemente da quale sarà il suo reddito effettivo e non subirà, per lo stesso biennio, accertamenti da parte del Fisco.


I controlli

Controlli e accertamenti saranno invece concentrati su coloro che non aderiranno al concordato biennale o che decadranno dallo stesso. Si decade quando vengono accertati redditi nascosti superiori al 30% di quelli dichiarati.

Chi aderisce al nuovo regime godrà anche di termini maggiori per effettuare i versamenti dell’acconto e del saldo in scadenza al 30 giugno. L’adesione al concordato non ha invece effetti ai fini dell’Iva.


Entrata in vigore

  • Entro aprile 2024 l’Agenzia delle Entrate dovrebbe mettere a disposizione del contribuente la proposta biennale
  • Accettazione entro luglio 2024.


Decorso il primo biennio e permanendo i requisiti per il concordato, l’Agenzia formulerà, questa volta entro marzo, una buona proposta biennale e il contribuente potrà accettarla entro il successivo giugno.




Le disposizione sopra riportate potranno subire variazioni prima della loro approvazione definitiva.


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