Iperammortamento 2026: nuove aliquote, beni agevolabili e soggetti ammessi

Ivo Lamberti • 5 novembre 2025
Fisco Imprese 2026

Iperammortamento 2026: chi accede e su quali beni

Cos’è

  • Maggiorazione del costo ammortizzabile dei beni strumentali nuovi.
  • Sostituisce i crediti d’imposta 4.0/5.0.
  • Fruizione tramite deduzione lungo gli anni d’ammortamento.

Aliquote 2026

  • Fino a € 2,5 mln: 180% (220% “green”)
  • € 2,5–10 mln: 100% (140% “green”)
  • € 10–20 mln: 50% (90% “green”)

La maggiorazione “green” richiede obiettivi minimi di efficienza energetica.

Beneficiari

  • Solo soggetti con reddito d’impresa.
  • Esclusi: professionisti, imprese in procedure concorsuali/sanzioni interdittive.
  • Agricoltura con reddito catastale: misura dedicata distinta.

Beni ammessi

  • Beni “ Industria 4.0 ” (Allegati A e B).
  • Impianti per autoproduzione energia da fonte rinnovabile e storage per autoconsumo.
  • Solo beni nuovi; esclusi fabbricati/costruzioni/beni usati.

Tempistiche & adempimenti

  • Investimenti effettuati nel 2026(prenotabili con ordine+acconto 20%; completamento entro 30/06/2027).
  • Variazione extracontabile in diminuzione; comunicazioni tecniche e attestazioni “green”.
  • Necessaria la comunicazione GSE e la certificazione investimenti e obiettivi energetici.


Il ritorno della maggiorazione del costo ammortizzabile

Dal 1° gennaio 2026 torna l’iperammortamento, che sostituirà i crediti d’imposta “Transizione 4.0” e “5.0”.

La misura prevede una maggiorazione del costo fiscalmente ammortizzabile per gli investimenti in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, effettuati entro il 31 dicembre 2026 (o entro il 30 giugno 2027 in caso di ordine e acconto del 20% entro fine 2026).

Il beneficio riprende la logica degli iperammortamenti 2017-2019, ma con criteri aggiornati per favorire anche la transizione ecologica.


Le nuove aliquote 2026

L’agevolazione si applicherà con diverse percentuali di maggiorazione in base al valore dell’investimento:

Fascia di investimento Aliquota base Aliquota "green" (efficienza energetica)
FIno a 2,5 milioni 180% 220%
DA 2,5 A 10 milioni 100% 140%
Da 10 a 20 milioni 50% 90%

L’aliquota maggiorata  è subordinata ad una riduzione del consumo energetico della struttura produttiva almeno pari al 3% oppure dei processi (almeno pari al 5%). Tale requisito si considera conseguito nei casi di:

• sostituzione di macchinari interamente ammortizzati con nuovi beni “Allegato A”;

• progetti in EPC (Energy Performance Contract) realizzati tramite società ESCo;

installazione di moduli fotovoltaici conformi all’art. 12 D.L. n. 181/2023.


Esempi:


1) La Alfa S.n.c. effettua nel 2026 investimenti agevolati per 300mila Euro

- la maggiorazione complessiva sarà pari a 540mila euro


2) La Gamma s.r.l. effettua nel 2026 investimenti agevolati per 8 milioni di euro:
- la maggiorazione complessiva è pari 10 milioni di euro (4,5 + 5,5 milioni);
- il risparmio fiscale (IRES al 24%) è pari a 2.400.000 milioni di euro.


3) La Bianchi S.a.s. effettua nel 2026 investimenti “green” agevolati per 150mila euro:
- la maggiorazione complessiva è pari 330mila euro


4) La Zeta s.r.l. effettua nel 2026 investimenti “green” agevolati per 6 milioni di euro:
- la maggiorazione complessiva è pari 11,4 milioni di euro (5,5 + 4,9 milioni);
- il risparmio fiscale (IRES al 24%) è pari a 2.736.000 milioni di euro.




Beneficiari

Possono accedere all’iperammortamento solo i soggetti titolari di reddito d’impresa.

Sono quindi esclusi:

- i professionisti titolari di reddito di lavoro autonomo;

- le imprese in liquidazione, fallimento o altre procedure concorsuali;

- le aziende destinatarie di sanzioni interdittive.


Restano inoltre escluse le imprese agricole con reddito catastale, per le quali è previsto un credito d’imposta specifico del 40% fino a 1 milione di euro.



Beni ammessi all'agevolazione

Rientrano tra i beni agevolabili:

  • i beni materiali e immateriali nuovi compresi negli Allegati A e B della legge di bilancio 2017 (beni “Industria 4.0”);
  • i beni strumentali destinati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo, anche a distanza;
  • gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta.

Sono invece esclusi i beni usati, i fabbricati e le costruzioni.



Modalità operative per l'ottenimento dell'agevolaione

Il beneficio sarà riconosciuto tramite variazione extracontabile in diminuzione, proporzionale alle quote di ammortamento previste dall’art. 102 TUIR.
Le imprese dovranno:

  • inviare apposita comunicazione telematica al GSE con modelli standardizzati;
  • produrre certificazioni tecniche e dichiarazioni sul rispetto dei requisiti di efficienza energetica.

È previsto un decreto attuativo (MIMIT–MEF–MASE) entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio, che definirà modalità e controlli.



Periodo di validità dell'agevolazione

L’iperammortamento si applica agli investimenti effettuati nel 2026, o entro il 30 giugno 2027 se prenotati con ordine e acconto entro il 31 dicembre 2026.

La norma precisa che l’agevolazione non si applica agli investimenti già ammessi al credito d’imposta 4.0 “prenotati” entro il 2025 e completati entro giugno 2026, per evitare sovrapposizioni.
Ne deriva una possibile
fase di transizione in cui le imprese dovranno valutare se anticipare o posticipare gli ordini in base alla propria convenienza fiscale.





Si precisa infine che le disposizioni sopracitate devono ancora essere approvate definitivamente e potrebbero subire variazioni nel corso dell'iter di approvazione

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