Rottamazione quater: la richiesta di riammissione blocca pignoramenti e fermi amministrativi

Ivo Lamberti • 12 marzo 2025

Possibile la riammissione per i soggetti decaduti a causa dell'omesso pagamento di una o più rate. Istanza entro il 30/04/2025 e ripresa rateazione dal 31/07/2025.



Premessa

La riapertura dei termini per la rottamazione quater offre una nuova opportunità ai contribuenti in difficoltà con il Fisco. Con l’invio della domanda di riammissione, infatti, si bloccano i nuovi pignoramenti e i fermi amministrativi, e il debitore non viene più considerato moroso nei confronti dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (Ader). Questo permette di accedere a importanti benefici, tra cui la possibilità di ottenere il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) e partecipare a gare pubbliche.



Chi può presentare domanda?

Secondo le FAQ pubblicate dall'Ader, possono presentare domanda anche coloro che non hanno mai versato alcuna rata del piano originario, decadendo così dalla definizione agevolata. Per essere riammessi alla rottamazione, è necessario trasmettere la richiesta entro la fine di aprile 2025, utilizzando il modello predisposto dall'Agenzia.


La domanda dovrà contenere i riferimenti delle cartelle e degli avvisi di accertamento già inclusi nella richiesta iniziale. Tuttavia, non è chiaro il motivo di questa ulteriore specificazione, dato che il contribuente deve necessariamente includere tutti i debiti oggetto della sanatoria originaria.



Quali sono i principali vantaggi della riammissione?

Con la trasmissione della domanda, il contribuente può beneficiare immediatamente di alcune agevolazioni:


  • Blocco dei nuovi pignoramenti e delle misure cautelari, inclusi i fermi amministrativi sui veicoli
  • Sospensione dei pignoramenti in corso, salvo quelli già in fase avanzata, che verranno revocati con il pagamento della prima rata.
  • Possibilità di ottenere il DURC, necessario per partecipare a gare e appalti pubblici.
  • Nessuna segnalazione per pagamenti superiori a 5.000 euro da parte di enti pubblici, evitando il rischio di pignoramenti su tali somme (art. 48-bis del DPR 602/1973).
  • Nessun ostacolo alla compensazione dei crediti d’imposta con i debiti a ruolo, facilitando la gestione finanziaria per imprese e professionisti.



Effetti sulle dilazioni in corso e sui pagamenti già effettuati

Per chi ha in corso una dilazione ottenuta dopo la decadenza dalla rottamazione, la presentazione della domanda comporta la sospensione temporanea del pagamento delle rate, evitando il rischio di perdere definitivamente il piano di rateazione. Tuttavia, se la prima rata della riammissione non verrà versata entro il 31 luglio 2025, la dilazione verrà revocata automaticamente.


Per quanto riguarda gli importi già versati al di fuori della rottamazione, Ader ha chiarito che verranno utilizzati per ridurre il debito complessivo, ma non è ancora stato specificato il criterio esatto di imputazione (ad esempio, se verranno scalati in proporzione tra capitale, sanzioni e interessi). Questo aspetto potrebbe influenzare l’importo residuo da pagare per i contribuenti coinvolti.



Conclusioni

La riapertura della rottamazione quater rappresenta una nuova occasione per regolarizzare i debiti con il Fisco, evitando conseguenze pesanti come pignoramenti e fermi amministrativi. È fondamentale rispettare le scadenze previste, a partire dalla trasmissione della domanda entro aprile e dal pagamento della prima rata entro luglio 2025, per mantenere attivi i benefici della sanatoria.



Risorse




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