Obbligo polizze catastrofali imprese: i chiarimenti di Ania
Obbligo confermato anche per i conduttori / utilizzatori dell'immobile.
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Scadenza e possibile proroga
Entro il
31 marzo 2025, le imprese devono sottoscrivere una
polizza assicurativa obbligatoria contro eventi catastrofali. Tuttavia, è in discussione in Parlamento una
proroga al 31 ottobre 2025, tramite emendamento al decreto bollette.
⚠️ Nessun aiuto pubblico senza copertura
In assenza di assicurazione,
nessun contributo pubblico sarà riconosciuto in caso di eventi calamitosi. Le imprese dovranno farsi carico
autonomamente dei danni.
❓ Chiarimenti Ania: cosa è (e non è) assicurabile
✅ Eventi coperti
- Alluvione, inondazione, esondazione: fuoriuscita d’acqua con trasporto di sedimenti da corsi d’acqua, laghi, bacini, ecc.
- Frana: movimento rapido di roccia o terra sotto l’azione della gravità, non causata da infiltrazioni.
❌ Eventi esclusi
- Mareggiate, maremoti, acqua marina, variazione della falda, infiltrazioni, stillicidio, bombe d’acqua.
- Frane dovute a errori progettuali o di costruzione avvenute entro 10 anni dai lavori.
👥 Chi è obbligato
- Tutte le imprese iscritte al Registro delle Imprese.
- In caso di beni in affitto (fabbricati, impianti, attrezzature), l’affittuario è obbligato a stipulare la polizza se non già assicurati dal proprietario.
🏗️ Cosa va assicurato
- Terreni, fabbricati, impianti, macchinari, attrezzature industriali e commerciali (no merci).
📌 Polizze già in essere
- L’adeguamento all’obbligo avverrà alla prima scadenza utile. Es: se la polizza scade il 24/02/2026, l’adeguamento può avvenire in tale data.
🚫 Sanzioni e conseguenze
- Nessuna copertura = nessun risarcimento.
- Rischio esclusione da contributi pubblici (aiuti di Stato, fondi regionali, crediti d’imposta, ecc.).
Risorse:
- consulta il testo del Decreto Ministeriale a questo link
- sito Ania
- Altri articoli precedenti:
- obblgo assicurazione catastrofale per le imprese entro marzo 2025
- obbligo polizze catastrofali imprese: primi chiarimenti
- obbligo polizze catastrofali imprese: il punto della situazione